Il giovane Ciccillo ha fatto credere allo zio Felice Sciosciammocca, che lo mantiene lautamente ali studi, di essere laureato in medicina e di avere bisogno di danaro per le sue iniziative professionali. In realtà quel danaro gli serve per pagare i frequenti debiti di gioco. L'arrivo a Napoli dello zio e famiglia rischia però di svelare l'imbroglio. Così Ciccillo fa credere allo zio che la pensione dove vive sia una casa di cura per malati di mente. Il suo inganno ha buon gioco, visto il carattere bizzarro dei personaggi che la frequentano: musicisti falliti, attori dilettanti "pazzi per il teatro", militari burbanzosi, signorine da accasare a qualunque costo. Ogni cosa alla fine sarà chiarita, ma non prima che la commedia abbia dato fondo a tutte le risorse di una comicità nata dall'equivoco di savi creduti pazzi.
Euro 7,00 + prevendita euro 1